La Compagnia Filodrammatica de I Gambadelegn nasce all’inizio degli anni ’70 come compagnia dialettale milanese; vive la stagione del teatro cabaret, approfondisce e sviluppa il genere mimico, produce e rappresenta testi autonomi (dalle favole per bambini al Faust). Rappresenta le proprie produzioni in ogni luogo dove si possa stabilire contatto umano: dai teatri tradizionali alle case di riposo per anziani. Grazie alla licenza per Cantastorie, porta nelle strade la propria poesia. Si occupa di formazione attoriale, offrendo corsi sia in sede che presso altre realtà. Lasciata la sede originaria di Via Savona 37, la Compagnia si candida e vince un concorso con il Comune di Milano e si trasferisce negli attuali locali nel quartiere Isola. Nasce così il TeatroAddosso, la seconda vita del gruppo, tuttora rivolto alla ricerca e all’indagine artistica, espressiva e umana. Gambadelegn e TeatroAddosso sono due modi diversi di raccontare insieme la stessa storia.

sabato 22 dicembre 2018

Ma che cos’è… CircOttanta?

Circottanta

Dopo che qualcuno ha atteso invano l’apparizione della trapezista, ci sembra necessario spatafiarvi in maniera dotta e incontestabile, che cosa sia questo spettacolo:

"Racconto picaresco in azioni e musica
Compagnia Filodrammatica de I Gambadelegn - TeatroAddosso & Gruppo musicale Quasar.
Si desidera rappresentare, attraverso una serie di quadri evocativi alcuni temi di particolare impatto per la storia delle coscienze italiane, nati e sviluppatisi negli anni ’80, tra i quali: la questione della droga, il ruolo delle donne, il pericolo nucleare, lavoro e consumismo.
Il racconto ha fondato le basi sullo studio di fonti autentiche (pubblicazioni, ricerche, video e rassegna stampa dell’epoca) e si è quindi decontestualizzato, nella rappresentazione, dal puntuale riferimento storiografico, per articolarsi attraverso micro-racconti, animati da attori e ritratti in musica, nei quali si mira a stimolare nello spettatore il piano emotivo relativo al tema affrontato: che sia ricordo o che sia raffronto col presente, l’obiettivo è suscitare una riflessione.
L’espediente adottato è quello di una struttura semplice con allestimento povero: il contenitore di un circo di cialtroni, dove si susseguono i differenti numeri, con un linguaggio enfatico, ironico, spesso comico, mai volgare.
La pulizia della rappresentazione passa attraverso l’astrazione dello spazio-tempo, con la scelta di non indossare costumi, di utilizzare pochissimi oggetti di scena, di indossare una divisa neutra. Pannelli neri racchiudono l’azione degli attori e quella dei musicisti, che posti alle spalle degli attori, in posizione sopraelevata, fungono da specchio del pubblico e, come un coro greco, ne rappresentano voce e piano emotivo, attraverso il linguaggio composito delle parole in musica.
L’obiettivo è mettere lo spettatore in una condizione di piacevole e incuriosita predisposizione all’ascolto, godendosi uno spettacolo piacevole, fruibile a tutti eppure stimolante e foriero di spunti di riflessione".
vb 
18 dicembre 2018

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sabato 24 novembre 2018

Circo che ti ricirco… magari trovo!

Circottanta

Carissimi, 
è un piacere gestire liste d’attesa per noi, per l’amico Enzo forse un po’ meno… ma lo fa con grande maestria e gentilezza: un posto prima o poi lo troviamo, portate pazienza... piccolo e bello è nella nostra natura. 

Questa rappresentazione poi ha quasi un rapporto 1 a 1 tra persone in scena e persone in platea.
Siamo sempre più vicini, fisicamente e non solo: l’atmosfera è quella ideale… Abolire la quarta parete e far partire il contagioso spirito del teatro.

A volte serve la cornice della scena, così poetica e tanto astratta da consentire l’emanazione della magia del teatro.
Altre volte serve rompere le distanze e cercare un coinvolgimento più diretto.

Ecco perché CircOttanta cerca di abbracciare il suo pubblico: i temi che raccontiamo li abbiamo vissuti direttamente, nella milanese contraddittorietà di quegli anni, nei quali lusso e degrado sembravano avvicendarsi senza soluzione di continuità.

Dissoluzione di ideali che negli anni di poco precedenti avevano guidato cambiamenti importanti, sociali e civili.
Irrequietezza sorda, che senza possibilità di espressione, si traduceva in nichilismo o in edonismo.

Anni che sono stati apri pista per quella che è l’attitudine contemporanea al non mi riguarda, tanto è tutto un magna magna, shopping therapy e crisi, eccitanti e ansiolitici.

Da dentro, profonda e nascosta, grida una misteriosa e antica vocina: "Fatemi uscire da qui!" 

Mmmmmm servirà MadameMedium per darle voce….?

Vi aspettiamo per evocare una risposta.



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sabato 3 novembre 2018

Che Spettacolo!

Circottanta

Che cosa dire! 
È andata bene, più che bene… 
Ci avete travolti con un entusiasmo incontenibile. 

Un pubblico assolutamente eterogeneo, per età e provenienza, ha esaurito la prima data... e anche le prossime sono già tutte sold-out: ci costringerete a fare repliche fino ai prossimi anni’80!

Vi aspettiamo!

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domenica 21 ottobre 2018

Debutta Cicrottanta

Circottanta

Carissimi! Il carrozzone è arrivato in città! Non porta animali esotici ed acrobati mozzafiato, ma idee suggestive e divertimento d.o.c.
Il TeatroAddosso per l’occasione si veste a strisce circensi, accende le luci e prepara la musica. Noi siamo pronti? E voi?

In scena:
La Band de I Quasar 
Loris Darù (voce),
Roberto Bollani (basso),
Danilo Mantegazza (chitarra),
Lucio Mazzola (tastiere)
Il TeatroAddosso de i Gambadelegn 
Valentina Bellini (presentattore),
Cristina Di Siro (La Donna, MadameMedium),
Gianna Fossati (la giornalista),
Enzo Macor (giovane di periferia, lo zanza).

Vi aspettiamo in Via Volturno: i posti a sedere saranno ancora più ridotti: affrettatevi a prenotare!

Le date in programma:
28 ottobre 2018
11 novembre 2018
18 novembre 2018
16 dicembre 2018
24 marzo 2019
14 aprile 2019

lunedì 3 settembre 2018

Il Primo Incontro

CircOttanta

Settembre 2019 – Sono a ritmo serrato ormai le prove per il nuovo spettacolo con i Quasar: la storia degli anni ’80 sembra riprendere vita, nella sua assenza di forma eppure nella sua sottile e inafferrabile essenza.

La musica della band ci ispira e travolti dal fuoco sacro dell’arte… ci diamo da fare per scaturire idee e renderle visibili.

Quale sarà il risultato? 

Noi con fiducia pensiamo a un bel lavoro di gruppo, l’effetto di quella forza di ibridazione che si scatena quando elementi con forza e natura diverse si incontrano per generare qualcosa di nuovo.

State connessi: lo spettacolo sta per iniziare!

Valentina

lunedì 16 aprile 2018

Omaggio al Vince


Capperi! Beh, forse capperi non è il modo giusto con cui iniziare un post… ma bisogna proprio dirlo… Capperi! Sono passati 10 anni da quando il Vince ha preso un’altra strada, da quando – sì, insomma, per farla breve – è andato in un’altra dimensione.

La compagnia di teatro ha proseguito il percorso, ha fatto tesoro di insegnamenti ed esperienza e ha iniziato a tracciare un nuovo cammino.
Le radici si fanno forti, scavano il terreno e sorreggono il fusto che s’innalza e che a Primavera si rinnova di nuovi rami e germogli.

Così è stato veramente. Non ci si è arrestati e dopo dieci anni ci si è fermati e con un grande “capperi!” ci si è accorti della strada percorsa. Ce l’abbiamo fatta. Portiamo i doni dentro di noi e siamo pronti a condividerli con gratitudine.

Dimenticare il dolore è un’offesa alla natura delle cose. Sarebbe come impedire all'acqua di scavare il letto del fiume. L’acqua ferma imputridisce, quindi è giusto che scavi, si apra strade e scorra. Il dolore si trasforma in un sospiro, in un sorriso, in un ricordo delicato e affettuoso. Si dimenticano altre cose, superflue, ingannevoli. I graffi, quelli si dimenticano. La sostanza trova il proprio spazio nei solchi che non avremmo voluto vedere e prende la sua strada con forza, vitalità, energia.

Per questo ci siamo dedicati a un omaggio. La commozione ce la siamo gestita ognuno dentro il proprio cuore, sciolta in una carezza, in un sorriso per la commozione dell’altro.

Ed è nato un bello spettacolo, tosto, sentito, dove la musica si è indissolubilmente intrecciata alla potenza della parola. Dove il fiato il suono e l’espressione hanno raccontato in maniera naturale la vita che scaturisce.

Siamo partiti dalle atmosfere più tenebrose, più drammatiche, per risalire attraverso le invettive alla presa di coscienza, alla consapevolezza più pura.
Non c’è tristezza, compianto o rimpianto. C’è gratitudine, amore e consapevolezza.
Grazie a tutti coloro – attori, musicisti e spettatori - che hanno avuto il coraggio di affrontare qualcosa che poteva essere rischioso - la potenza del ricordo di una persona speciale che non c’è più – e che hanno contribuito invece a una grande festa in omaggio di uno straordinario poeta.

Se non si ha il coraggio di prendersi il rischio della commozione, dell’emozione, della scoperta del sé non si ha il diritto di dirsi artisti. Non si ha ragione di dirsi appassionati d'arte. Non si ha nemmeno il diritto di dirsi umani.

E che capperi!


"La pianta del cappero si allarga nel tempo in forma circolare, piena e vigorosa.
Il cappero è una pianta generosa. Ci regala fiori bellissimi dai grandi petali bianchi e dagli stami violacei visibilissimi per l’accentuato contrasto di colore, offrono boccioli e frutti eduli, radici dalle virtù medicamentose, ma più di ogni altra cosa è impagabile la tranquilla bellezza che una pianta di cappero regala ad un muro, sa di casa, di famiglia, di tempo passato. E non diamoci pensiero per le radici, per quanto ben sviluppate, potranno scrostarlo il muro di casa, ma mai portarne al crollo."
Info tratte da: www.giardini.biz



sabato 7 aprile 2018

E la voglia di cantar per te


Va in scena al momento per due sole date, 8 e 15 aprile 2018, l’Omaggio dei Gambadelegn al Vince.
Il Vince.

Verranno raccontate alcune delle più toccanti poesie di Vincenzo, intrecciate alla vigorosa ed emozionante musica di Ugo Albion.

Cristina, Gianna e Valentina riporteranno sul palco le emozioni di Vincenzo, che con la propria straordinaria personalità, con la ricchezza espressiva, con la profonda sensibilità ha dato vita alla compagnia, infondendole l’anima che ancora oggi la caratterizza: umanità, attenzione alle persone, ascolto di sé e degli altri, utilizzo del proprio bagaglio di esperienze e non di stereotipi, relazione e non esibizione.

Sostenuta dal ritmo incalzante di Luca alla batteria e illuminata dalle luci di Enzo, la rappresentazione si arricchisce della presenza di Bettina e Marco (Becon2) che raccontano, per musica da loro composta ed eseguita con chitarre acustiche, alcune poesie scelte del Vince.

I posti sono praticamente esauriti... 
Vi terremo aggiornati per un eventuale nuovo appuntamento.


Valentina

giovedì 1 marzo 2018

In cantiere


Cari Naviganti, ci siamo… ci siamo…
E stiamo lavorando a spron battuto su diversi fronti.
Qualche anticipazione per voi:

Progetto Omaggio al Vince

    A 10 anni dalla partenza del Vince, verrà proposto nel mese di aprile 2018 uno spettacolo per musica e parole per ricordare la sua straordinaria esperienza umana e artistica e per riportare al presente la vitalità di un percorso mai interrotto.


Progetto Pessoa – Il Marinaio  

In fase di conseguimento della laurea in filosofia 😊, Ugo ha passato al setaccio tutti i simboli, i riferimenti impliciti ed espliciti dell’opera dello scrittore portoghese, per consentire un lavoro che non lasci nulla al caso. 
I portati filosofici contenuti in questa opera suggestiva sono stati acquisiti e, attraverso un intenso lavoro di studio a tavolino, sono in fase di interiorizzazione da parte dei membri della tribù dei Gambadelegn. 
Si passa ora alla verifica scenica: l’allestimento e il racconto puntano a rendere comprensibile, godibile e indelebile la rappresentazione di un testo che è opera di pura poesia.

Progetto Cervantes – Don Chisciotte

   Grazie alla scrittura originale di un testo scenico ispirato al Don Chisciotte da parte di Patrizia, si sta progettando uno spettacolo sensazionale, un Don Chisciotte che racconta con parole nuove la propria avventura umana e che verrà messo sulle tavole di legno del nostro teatrino con la prossima stagione teatrale.


Progetto Quasar – I ragazzi degli anni ‘80

Il gruppo dei Quasar
In collaborazione con il gruppo dei Quasar, siamo in fase di prove per lo spettacolo che debutterà con la prossima stagione. Rappresentazione per parole (TeatroAddosso) e per musica e testi (Quasar) dedicata agli anni ’80. Un’interpretazione onirica, carnevalesca, inquietante accompagnerà lo spettatore attraverso i temi, gli avvenimenti, le suggestioni di un periodo storico vicino e sommerso, che non si è mai concluso e che come un sogno dal quale ci si è appena risvegliati, chiede di essere raccontato fuori dal linguaggio della quotidianità.


Valentina